Nuovo Codice Ateco: le istruzioni delle Entrate su cosa fare

Con Risoluzione n 20 del 4 maggio 2022 le Entrate, a seguito dell'aggiornamento dei codici ATECO effettuata dall'Istat forniscono istruzioni su come comportarsi in caso di variazione o nuovo codice ateco.

In particolare, ricordando che gli aggiornamenti eseguiti dall'ISTAT lo scorso mese di dicembre 2021, consistono nelle seguenti tipologie: 

  • eliminazione di codici Ateco e loro sostituzione con nuovi codici 
  • istituzione di nuovi codici Ateco 
  • modifica descrizione/contenuto di codici Ateco esistenti 

al fine di recepire la Tabella Ateco 2007 aggiornamento 2022, l’Agenzia delle entrate ha adeguato le funzioni di acquisizione dei modelli anagrafici.  

Per i dettegli sulle novità, leggi anche Codici ATECO: gli aggiornamenti per il 2022.

Cosa fare quando cambia il proprio Codice Ateco

Viene specificato che i contribuenti sono tenuti:

  • a valutare se il codice comunicato in precedenza sia stato oggetto di variazione,
  • successivamente, tutti gli operatori interessati dall’aggiornamento dei codici attività sono tenuti ad utilizzare i nuovi codici negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle entrate. 

Al contrario, come previsto con la risoluzione n. 262/E del 24 giugno 2008, l’adozione della nuova Classificazione Ateco 2007 non comporta l’obbligo di presentare un’apposita dichiarazione di variazione dati ai sensi degli articoli 35 e 35-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. 

Qualora, il contribuente presenti una dichiarazione di variazione dati si ricorda che: 

  • se è iscritto nel Registro delle Imprese, la dichiarazione dovrà essere effettuata con la Comunicazione Unica (ComUnica) messa a disposizione da Unioncamere; 
  • se non è iscritto al Registro delle Imprese, dovrà invece utilizzare uno dei modelli pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle entrate:
    • AA7/10 per società, enti, associazioni, ecc.;
    • AA9/12 per imprese individuali, lavoratori autonomi, artisti e professionisti, ecc.;
    •  AA5/6 per enti non commerciali, associazioni, ecc..

Come verificare il proprio Codice Ateco

L'agenzia nella risoluzione specifica che i contribuenti possono verificare i codici Ateco, prevalente e secondari, collegati alla propria posizione fiscale e registrati in Anagrafe Tributaria accedendo alla propria area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate utilizzando:

  • SPID, 
  • la Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • o la Carta d’identità elettronica (CIE).

Si ricorda che i professionisti, le imprese e le persone fisiche titolari di partita IVA possono accedere all’area riservata ancora con le credenziali Entratel/Fisconline rilasciate dall’Agenzia. 

All’interno dell’area riservata occorrerà selezionare il servizio “Cassetto fiscale” e aprire la sezione “Dati anagrafici” per verificare il codice Ateco prevalente e la sezione “Altre attività” per verificare i codici Ateco delle eventuali attività secondarie.

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